L'orrore
di Alessandro Morino
Le atroci visioni di Dante durante l'immaginifica e divina discesa agli inferi: dannati squartati, sbranati da cagne, sommersi nella pece bollente o immersi nel ghiaccio. L'orrore e il terrore che pervasero una sera del 1893 la mente di Edvard Munch, che fissò sulla tela l'urlo muto e disperato di chi vide il cielo tingersi di rosso sangue, annunciando l'angoscia e il dolore di un nascente secolo maledetto. L'orrore che immaginiamo negli occhi dei morti di Pompei, fissati dai calchi di gesso mentre cercano una fuga inutile, o mentre aspettano rassegnati nella straziante posa fetale l'abbraccio della lava e della cenere.
Io, nel mio piccolo, mi sono imbattuto su RadioDeejay nella cover in italiano di Blower's Daughter di Damien Rice, eseguita dagli Aeroplanitaliani col titolo "Perdermi in te".
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2 commenti:
sembra il karaoke, quando va su uno che fa il figo e poi sbaglia le parole, e fa il figo perché dice di averlo fatto apposta.
Mica come il Mike Patton di "I started a joke"
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