mercoledì 10 ottobre 2007

Petizione ENPALS

di ildebe

Per chi non lo sapesse l' ENPALS (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Lavoratori dello Spettacolo) è l'ente che assicura ai fini pensionistici i lavoratori dello spettacolo e che concede il certificato di agibilità (Il certificato di agibilità è una certificazione obbligatoria che va richiesta all'Ente in occazione dell'organizzazione di un evento che preveda l'ingaggio di artisti, indipendentemente dal fatto che le prestazioni siano retribuite o a titolo gratuito - da wikipedia).
Per tutti i musicisti (e non solo) che hanno avuto spesso e volentieri da ridire sul senso dell'ENPALS segnalo questa petizione da leggere molto attentamente:

Al Presidente della Repubblica
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Ministero delle Finanze
Al Ministero dei Beni Culturali
Gentile Presidente,

Le scriviamo per segnalarLe una gravissima _ingiustizia tributaria_ che
da molti anni si perpetua _ai danni dei musicisti_ che – come noi –
esercitano la loro professione nell'attività concertistica.

Per ogni concerto tenuto in Italia, la legge ci obbliga a versare
all'Enpals una percentuale del nostro cachet, e anche gli enti
organizzatori devono pagare un'ulteriore quota. In totale, per ogni
nostro concerto viene versato all'Enpals più del 30% del nostro cachet,
ma, in pratica, nessuno di noi avrà mai diritto alla pensione da
parte dell'Enpals.

Infatti, la legge prevede che la pensione per la nostra categoria
professionale venga erogata dopo almeno 20 anni di contributi, e per
raggiungere un anno occorrono 120 giornate lavorative. Poichè
generalmente un concerto viene conteggiato come una giornata
contributiva, per raggiungere un anno di contributi sarebbero necessari
circa 120 concerti effettuati in Italia con regolari contributi versati.
Per raggiungere la quota necessaria per la pensione, ossia 20 anni,
_sono quindi necessari 2400 concerti effettuati in Itali: un traguardo
che nella storia della Repubbica Italiana forse nessun concertista
classico è mai riuscito a raggiungere. Infatti la nostra professione
prevede che i concerti siano preceduti da un lungo periodo di
preparazione (che l'Enpals evidentemente ignora), e per di più molti di
noi svolgono la propria attività principalmente all'estero, la quale si
solito non rientra nei conteggi Enpals.

Noi versiamo ogni anno all'Enpals molto di più delle trattenute
previdenziali di gran parte degli impiegati statali, e, se la legge non
cambia, non solo non avremo mai la pensione pubblica, ma neanche ci
verrà restituita l'enorme cifra versata invano. Alcuni di noi hanno
chiamato il call center dell'Enpals per chiedere chiarimenti, e ci è
stato confermato quanto sopra, e addirittura gli stessi impiegati Enpals
ci hanno suggerito di provvedere in proprio ad una pensione privata,
visto che altrimenti resteremo senza.

Questa è solo una delle varie ingiustizie che subiamo da parte del Fisco
italiano: tra Enpals, ritenuta d'acconto, Iva e altre trattenute, più
del 60% dei nostri cachet è versato in tasse. E, sia all'estero che in
Italia, spesso costiamo agli organizzatori molto di più dei nostri
colleghi stranieri, i quali godono di molte agevolazioni che a noi non
sono concesse.

Chiediamo, dunque, le seguenti modifiche alla normativa che regola la
tassazione della nostra attività:

- L'abolizione del limite minimo di 120 giornate contributive annuali_
per ottenere il diritto alla pensione. La pensione, come già avviene
nella maggior parte degli altri paesi europei, deve essere
proporzionale alla somme versate all'Enpals, e indipendente dal numero
di giornate contributive.

- L'introduzione di un regime fiscale speciale per i musicisti
professionisti, che tenga conto delle caratteristiche essenziali della
produzione del reddito; la possibilità di ottenere il modulo E 101, come
per i nostri colleghi stranieri; il recupero totale delle tasse pagate
all'estero; l'introduzione di meccanismi di detrazione fiscale degli
oneri sostenuti, quali le spese di trasferimento e soggiorno.

La ringraziamo per la Sua preziosa considerazione, augurandoci che con
il Suo aiuto sia possibile risolvere al più presto questa paradossale
situazione, che per molti versi è contraria ai principi della
Costituzione Italiana.
Seguono firme
PER FIRMARE ANDATE QUI
http://www.petitiononline.com/enpals

5 commenti:

640-553 ha detto...

ENPALS doing a very good job for artists.Artists are providing a very good services for masses.We are really learning many things from artists.

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie

Anonimo ha detto...

Perche non:)

Anonimo ha detto...

"Questo è un segno che il collegamento non è fortemente legato al cibo stesso, stools ma che gli hamburger sono un proxy per altro stile di vita e fattori ambientali come yellow stools l'obesità e la mancanza di esercizio", ha detto Nagel Gabriele dell'Istituto di Epidemiologia dell'Università di Ulm, in Germania , che ha guidato lo studio. Ha aggiunto, tuttavia, che c'erano "biologicamente plausibile" i collegamenti per gli effetti positivi di una dieta più sana, che potrebbe essere fino al antiossidanti presenti in frutta e verdura, step stools e l'omega 3 acidi grassi polinsaturi del pesce, che sono anti-infiammatori Propr

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